ANASTASIYA PARVANOVA. SIDEREAL MESSENGER

Ogni conquista nuova della conoscenza umana estende il mistero, rende gli uomini più presi dall’occulto. Non è vero, che la scienza diminuisca le possibilità della poesia. La scienza, con le sue scoperte, aumenta le possibilità della poesia, appunto perché, estende, approfondisce, rende più intenso il mistero. Man mano, che noi conosciamo di più, conosciamo di meno“. Giuseppe Ungaretti, intervista RAI, 1961.

La galleria A plus A è lieta di annunciare la mostra personale di Anastasiya Parvanova (1990, Burgas, Bulgaria). Sidereal Messenger si presenta come un sogno dell’uomo sulla vita e sulla natura in cui concetti e visioni di astrofisica e astrobiologia si proiettano nella pittura. Il titolo fa riferimento al famoso trattato Sidereus Nuncius in cui Galileo Galilei descriveva per la prima volta al mondo le sue concrete scoperte fatte con un cannocchiale che lui stesso costruì. La mostra è uno spazio liminale tra il sogno e il risveglio, il risveglio e l’addormentamento. È una preghiera della buonanotte di consapevolezza, una brezza mattutina di conoscenza davanti a noi – un portale per l’arrivo del nuovo.

Anastasiya Parvanova, Sunlight Whispering Slumber (2023). Olio e acrilico su tela , 150×190 cm (dettaglio)

La poesia e la pittura svelano il mondo. Esplorano gli spazi interiori della mente e dell’universo; e il privilegio e la responsabilità di essere umano è di conoscere il mondo e di dare testimonianza con grande cura di ciò che si osserva. Possiamo svelare i segreti di ciò che siamo e di ciò che il mondo può essere. Così facendo, l’immagine che ne ricaviamo può cambiare e con essa il nostro modo di pensare. Con il pensiero, nel corso della storia, abbiamo lentamente cambiato la grammatica del mondo. Per tentativi ed errori, esplorando e mettendo costantemente in discussione noi stessi, abbiamo adattato l’immagine del mondo che portiamo dentro di noi. Procedendo per errori, scopriamo delle preziose idee di verità, ma una volta stabilite spesso non le mettiamo abbastanza in discussione, mentre la scienza ci insegna che dovremmo accettare di vivere in un’incertezza relativa nel viaggio attraverso la conoscenza.

Anastasiya Parvanova, Radici Fili, ife e grifi (2023). Olio e acrilico su tela, 140×100 cm (dettaglio)

Desideriamo un fondamento assoluto, ma è precisamente la nostra insormontabile distanza da esso che acuisce la nostra disponibilità a cambiare quando si verificano nuove osservazioni. C’è qualcosa di più grande di noi e noi siamo intrecciati ad esso. Nella pittura come nella scienza, esploriamo questa connessione di noi stessi con tutto. Interessandoci alle scoperte o alle teorie legate alla fisica — il nostro modo scientifico di conoscere la natura — troviamo una ricchezza infinita di conoscenza attraverso cui viaggiare. Essere un viaggiatore della mente ci aiuta a capire chi siamo e cosa possiamo essere. Un continuo ridisegnare il mondo, ma partendo dal passato. Siamo alla continua ricerca di un’immagine del mondo che funzioni meglio di prima. Che cos’è la materia e c’è qualcosa oltre ad essa? Possiamo vederlo? Vederlo attraverso la scienza? Vederlo attraverso l’arte?

 

ANASTASIYA PARVANOVA

SIDEREAL MESSENGER

27 GENNAIO /29 MARZO 2024

 

A plus A Gallery

San Marco 3073

Venezia

 

 

open

mercoledì/sabato 11: 00/18:00

preview 27 gennaio, ore 18:00

 

Aplusa.it

 

 

Cover: Anastasiya Parvanova, Guardians of the Silent Sands (2023). Olio acrilico su lino, 160×243 cm (dettaglio)