TERRA D’ARTE: DA COL VETORAZ LE SCULTURE DI BEPPINO LORENZET

Terra d’Arte, è il nome della felice iniziativa pensata da Col Vetoraz per avvicinare vino e arte, accendendo un dialogo virtuoso tra eccellenze. Il progetto arrivato al suo quarto anno di vita, ha raccolto in quest’arco di tempo entusiasti consensi e apprezzamenti dal pubblico in visita, e si appresta ora ad un altro giro di boa. Fino al prossimo luglio infatti, una nuova esposizione occupa gli spazi della Sala Accoglienza. Si tratta delle installazioni di scultura dell’artista bellunese Beppino Lorenzet. I suoi soggetti sono generalmente figure umane, maschili e femminili, spesso unite a dettagli che rimandano a ricordi dell’infanzia contadina, come funi consunte, vecchi chiodi, muri scrostati, crepe rabberciate, angoli strappati dal vento. Luci e ombre completano le opere di Lorenzet, che prendono vita assumendo, a seconda del soggetto, linee morbide o severe, tratti sobri o caricati di particolari.

Anna – legno di Cirmolo

Tre le creazioni che si potranno ammirare da Col Vetoraz, tutte a soggetto femminile; Anna figura intera in legno di cirmolo cm. 140, Cristina, busto di donna in legno di noce cm 120, dipinto esternamente come fosse ferro e infine Laura, figura intera distesa cm 220 in legno di tiglio. Tutte le opere sono state realizzate con modelle.

Beppino Lorenzet

Lorenzet è un autodidatta, con trascorsi di atleta (marcia in montagna) ed alpino. La sua carriera ha inizio nel 1980. Frequesta svariati corsi di scultura, perfezionandosi nella tecnica di lavorazione e intaglio del legno. Nel corso degli anni viene a contatto con numerose realtà artistiche e culturali anche internazionali, che gli permettono di arricchire la sua forma espressiva. Recentemente si è concentrato sulla tecnica di alto e basso rilievo, dando vita a opere anche di grandi dimensioni lavorando il legno di olmo, cirmolo, noce o tiglio. Negli anni ha partecipato a numerose personali e collettive in Italia e in giro per il mondo in diversi paesi come Brasile, Stati Uniti, Svezia, Finlandia, Germania e Giappone.

Cristina – legno noce dipinto

C’è una stretta corrispondenza tra un’opera d’arte e il vino, data da un elemento tangibile e condiviso: la materia prima.  “Come un’artista conosce e rispetta la materia di partenza che plasma per dar vita alle opere che sono la sua voce espressiva – spiega Loris Dall’Acqua a.d. ed enologo di Col Vetoraz – così noi, stagione dopo stagione seguiamo con amore, cura ed ascolto l’evolversi della nostra materia prima, dalla terra fino al calice, con un costante atto di difesa delle nostre origini. Solo così il vino che otteniamo ha in sé quell’armonia, equilibrio ed eleganza che sono la chiave della sua piacevolezza.”

È possibile vivere questa emozionante esperienza raggiungendo il punto più alto dell’intera denominazione, dove ha sede Col Vetoraz, per una indimenticabile immersione a cinque sensi tra diverse espressioni di eccellenza; il territorio del Valdobbiadene Docg, oggi Patrimonio UNESCO, gli spumanti di Col Vetoraz e le sculture di Giuseppe Lorenzet.

 

 

colvetoraz.it

 

Cover: Giuseppe Lorenzet. Laura, legno di tiglio