PERRIER-JOUËT, QUANDO L’ANEMONE DIVENTA DESIGN

Si chiama “BECOMING” l’opera di Design nata dalla creatività del duo Luftwerk di Chicago e destinata alla Maison Perrier-Jouët. Dopo essere stata annunciata al mondo nella scorsa edizione di Miami Art Basel, viene presentata per la prima volta in Europa al pubblico milanese, in piazza San Marco, in occasione del Salone del Mobile 2018.

È una giornata calda, quasi estiva, perfetta cornice per l’opera d’arte che si andrà ad esplorare. In piazza San Marco tutto è addobbato con gazebo, piante e fiori. Ad attrarre l’occhio è soprattutto una cosa: una struttura pop-up, con un ingresso da cui trapelano fasci di luce cangiante. Si varca la soglia, su cui campeggia la scritta della Maison, e ciò che appare è una stanza, un giardino di anemoni digitali che cambia colore virando da un blu elettrico ad un rosa intenso, passando per un verde brillante e luminoso. Un profumo di fiori, leggermente agrumato, crea atmosfera come fosse una colonna sonora.

È simile ad un’oasi, dove il supporto digitale rende omaggio alla bellezza della natura e la forza dei colori ne sottolinea l’energia vitale.

Si tratta realmente di uno “spazio immersivo”, che riprende il motivo ricorrente nella bottiglia di Belle Epoque di Perrier-Jouët – l’anemone – e lo esalta, trovando il suo proprio modo per raccontare la filosofia della famosa Maison di Champagne. Traspare un’ammirazione per la natura, sottolineata, anno dopo anno, dal profilo floreale elegante che contraddistingue gli Champagne Perrier-Jouët.

In occasione di questo evento dOTdesign Outdoor Taste – fanno gli onori di casa gli Champagne Perrier-Jouët Grand Brut, il Blason Rosè, il Blanc de Blancs 2002 e il Belle Epoque 2011. Per essi è stata pensata la giusta compagnia della mano sensibile di Pietro Leeman, Chef del Ristorante Joia. Partner dell’evento è l’azienda EMU, storica firma italiana all’outdoor living, che rinnova anche quest’anno il suo legame con la Maison.

 

 

PERRIER-JOUËT GRAND BRUT

È quello che, solitamente, viene identificato come prodotto base, anche se questa definizione pare un po’ sprecata. Fa della linearità e della piacevolezza i suoi pilastri fondamentali, che sostengono il profumo tanto quanto il gusto. Al naso emergono delicate note di fiori di tiglio e un leggero ricordo di vaniglia. In bocca è vellutato, gentile e raffinatamente sapido. La sua completezza lo rende un evergreen, capace di introdurre lo stile della Maison.

 

PERRIER-JOUËT BLASON ROSÈ BELLE EPOQUE

Espansivo, allegro, brioso e profumato. In una parola: coinvolgente. Sa coniugare l’intensità olfattiva con la finezza, offrendo al naso note fragranti di fragolina, ciliegia e melograno. La complessità del lievito tesse la trama dello sfondo e arrotonda il bouquet. Fa il suo ingresso in bocca in modo preciso, verticale e dritto, per poi liberare l’intensità anticipata al naso e convincere con un’irremovibile tenacia gustativa. Freschissimo e molto fine nel suo perlage, che perpetua nel bicchiere l’emblema della sua vivacità.

 

PERRIER-JOUËT BLANC DE BLANCS BELLE EPOQUE 2002

Ci si potrebbe aspettare che la lunga attesa di 15 anni lo abbia ammorbidito, ammansendo le spigolosità che fremono irrequiete in gioventù. Invece, le sue durezze fresche e sapide costituiscono tutt’ora la principale caratteristica di eleganza. È, al contempo, cremoso e delicato; sia al naso che in bocca si rincorrono note agrumate e mielose, lo spessore dato dal lievito e la finezza del gelsomino. Stupisce l’incedere della freschezza, che si pone ancora come elemento trainante del sorso: pura finezza.

 

PERRIER-JOUËT BRUT BELLE EPOQUE 2011

Racchiude l’essenza di un’annata articolata e varia. E così è anche il suo profilo, ereditato in una parentela territoriale. Il naso spazia dagli agrumi alla pesca, dai fiori bianchi alle mandorle, con una delicata spezia di fondo. I suoi connotati gustativi sono stati impreziositi dal contatto con il lievito e ci offrono, ora, una complessità supportata da struttura, freschezza e tanto carattere.