RUINART, “CONVERSATIONS WITH NATURE”

Maison Ruinart ha celebrato il suo dodicesimo anno come partner ufficiale della XXIX edizione di miart, prestigiosa fiera internazionale dedicata all’arte moderna e contemporanea. Per la prima volta in Italia, l’artista franco-svizzero Julian Charrière, è stato protagonista del progetto globale “Conversations with Nature”, l’iniziativa internazionale che intreccia arte e ambiente.

All’interno della sofisticata Ruinart VIP Lounge, le opere di Charrière, concepite in un delicato dialogo con l’anima della più antica Maison de Champagne, hanno affascinato il visitatore grazie anche alla sensibilità verso temi legati agli ecosistemi e alla memoria geologica,

Julian Charrière

Charrière ha realizzato una serie di opere che riflettono l’impegno ecologico di Ruinart. Il suo tributo al mare luteziano – l’antico oceano che 45 milioni di anni fa sommergeva l’attuale regione della Champagne – si concretizza in fotolitografie che cristallizzano la vitalità delle barriere coralline, evocando l’essenza di quel mare preistorico. Attraverso pigmenti naturali derivati da calcare locale e coralli frantumati, l’artista trasforma la materia in visione, impiegando una tecnica litografica del XIX secolo per dar vita a immagini impalpabili e sognanti. Le tonalità delicate e la trama eterea delle sue opere narrano la fragilità degli oceani e il perpetuo ricordo delle ere geologiche che ci precedono.

Guidata da una raffinata sensibilità artistica, Ruinart affronta le sfide con classe e lungimiranza. Tra queste, l’impegno verso il cambiamento climatico, che sta trasformando il terroir della Champagne. Un impegno che si riflette nella creazione della speciale cuvée Ruinart Blanc Singulier Edition 19, composta esclusivamente da Chardonnay, e che offre nuove sfumature di gusto mantenendo la freschezza distintiva della Maison.

Fabio Abbattista con la brigata di Abba

Dalla Ruinart VIP Lounge al ristorante Abba di Fabio Abbattista, la natura è protagonista anche a tavola, grazie al menù “Conversations with Nature”, creato da Chef Fabio Abbattista per l’occasione. Situato in un ex pennellificio riqualificato, il ristorante Abba mette in carta piatti che seguono il ritmo delle stagioni e valorizzano ingredienti selezionati con cura.

Risotto, robiola, cefalo e berberè

Come “Burrata, piselli, caviale e granita alla menta“, “Seppia, carciofi e sesamo di Ispica” entrambi perfettamente abbinati a Ruinart Blanc Singulier Edition 19. O “Risotto, robiola, cefalo e berberè” abbinato a Ruinart Blanc Singulier Edition 18 insieme al “Lavarello, lenticchie nere e radice di curcuma“.

Crema montata di ricotta, fragole e rabarbaro

La filosofia culinaria di Abbattista si basa infatti sulla sostenibilità e sulla collaborazione con piccoli produttori etici. Chiude il menù “Crema montata di ricotta, fragole e rabarbaro“, dessert magistralmente abbinato a Ruinart Rosé.

 

 

DEGUSTAZIONE 

 

 

RUINART BLANC SINGULIER EDITION 2019

100% Chardonnay, l’assemblaggio è composto per il 77% da vini della vendemmia del 2019 e per il 23% da vini di riserva 2018. Sono circa venti i cru, prevalentemente dalla Montagne de Reims (Sillery, Taissy), dalla Côte des Blancs (Bergères-lès-Vertus, Cramant), dalla Grande Vallée de la Marne (Dizy), dalla Vallée du Petit Morin (Villevenard), dal Sézannais (Montgenost) e dal Vitryat (Couvrot, Bassuet), mentre i vini di riserva provengono da una “riserva perpetua” iniziata nel 2017 con il primo assemblaggio e sono stati integrati con una parte del blend del 2018. Metà è stata invecchiata in botti di rovere, l’altra metà è stata invecchiata in serbatoi di acciaio inossidabile. Il primo sorso è un abbraccio di freschezza, un tuffo vivace che prepara il palato a un’evoluzione sorprendente. La vivacità iniziale si dissolve rapidamente in una carezza avvolgente, una trama vellutata che accompagna e amplifica la complessità dei suoi aromi. Le note di frutta bianca e gli agrumi gialli danzano sul palato, esaltati da sfumature più dolci e floreali. È un vino che si fa sentire, il suo volume pieno e la sensazione quasi calcarea in bocca ne rafforzano l’eleganza e la presenza.

 

 

ruinart.com