VICO: ENZO COCCIA ARTIGIANO DELLA PIZZA
Enzo Coccia ha saputo trasformare la pizza in lusso con semplicità e naturalezza. E lo ha fatto senza usare prodotti costosi come caviale o foglie d’oro. La sua formula è composta dalla profonda conoscenza della materia e dagli ingredienti di altissima qualità lavorati ad arte, inseriti nel contesto di ospitalità di alto livello. Tutto questo è VICO, la sua nuova pizzeria al centro di Roma, aperta da pochi mesi, che si trova in un palazzo storico del cinquecento, tra il Pantheon e il Palazzo Madama. Ma non si tratta della “solita” pizzeria. È più un salotto molto chic, con un enorme soffitto affrescato e le pareti realizzati con una boiserie in legno, arricchite da quadri di diversi artisti. Luci soffuse, tavolini e poltroncine create su misura sono completati da una mise en place molto curata. VICO è un progetto ambizioso, nato grazie alla collaborazione con la famiglia De Angelis, proprietaria di diverse boutique hotel di lusso tra Roma e Capri, è diventato subito un punto di riferimento di buongustai ed amanti della bellezza.
“Non è facile parlare di noi: Enzo è uno dei grandi maestri della pizza, noto a tutto il mondo gastronomico, mentre noi operiamo nel settore alberghiero da generazioni, però ci consideriamo artigiani dell’ospitalità e come tali creiamo piccoli gioielli sartoriali che si rifanno all’atmosfera di una casa elegante e accogliente”, racconta Paola De Angelis, e continua: “Nel corso degli anni ho capito l’importanza della cura del dettaglio e il senso del lusso fatto di cose semplici ma vere, autentiche. Ho anche capito che la carta vincente per una ristorazione di qualità senza troppi fronzoli sta nel piacere di mangiare una buona pizza in un ambiente raffinato ma semplice, abbinata a una carta dei vini fornita o un cocktail ben fatto”.
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Enzo Coccia
VICO sta per Vincenzo Coccia, anche se la parola indica una stradina piccola e stretta. Ma VICO è anche un viaggio dal piccolo vicolo di Napoli alla città eterna, alla scoperta della pizza napoletana. Al maestro Coccia piace ricordare che “Vico è una metafora della vita. La storia della pizza napoletana nasce tra i vicoli dalla genialità del popolo napoletano che per sfamarsi e sopravvivere si inventa il cibo di strada alla fine del Settecento, un’autentica quintessenza della tradizione culinaria napoletana”. Ma Enzo è andato oltre e ha trasformato la pizza da prodotto popolare in autentica eccellenza gastronomica. Proprio su questo fil rouge nasce “Vi presento i miei”: il nuovo progetto di Coccia per sensibilizzare e includere sempre più produttori nel piano di sostenibilità di Vico Pizza & Wine. Non per niente la coccinella dipinta al centro di ogni piatto non solo richiama la forma rotonda della pizza, ma è anche un simbolo della sostenibilità.
Un’evoluzione nel mondo della pizzeria voluta da Enzo è realizzata attraverso una serie di appuntamenti. Il suo pensiero è quello di voler conoscere a fondo gli artigiani di cui si avvale per la sua pizzeria: “Per me è un elemento di vitale importanza avere una filiera di artigiani, agricoltori e produttori che, grazie al loro lavoro, dedizione e passione, riescono ad offrire ogni giorno un prodotto unico, senza però tralasciare l’importanza dei sapori di un tempo”.
Per questo lui ha pensato di fare una serie di eventi dove le pizze di Enzo Coccia incontrano i produttori scelti da lui: quattro cene a tema con altrettanti produttori selezionati dal maestro pizzaiolo stesso. Ogni cena è incentrata sulle specialità dell’artigiano ospite e è stata pensata per promuovere le eccellenze del territorio e approcciare il menu primaverile in maniera differente. “Credo che dobbiamo spostarci sempre di più verso una cucina che prevede un consumo maggiore di vegetali, anche se si può essere sostenibili pure utilizzando la carne, sapendo acquistare da piccoli allevatori che lavorano in maniera adeguata e non intensiva: il giusto mix tra le due componenti rappresenta l’equilibrio perfetto”, afferma il maestro pizzaiolo.
Da pochi giorni è stata presentata anche una nuova carta dei vini di Vico, pensata e creata da Simone Trombini, sommelier e direttore di Vico, con 140 etichette, di cui la metà sono vini naturali, divisi tra bollicine, bianchi e rossi italiani e qualche Champagne. Oltre questa ricca carta, divisa per regioni, c’è un’ampia scelta di vini alla mescita con diverse referenze tra bianchi, rossi, bollicine e rosé. In linea con il pensiero di Coccia sull’importanza dell’artigianalità del pizzaiolo, la carta è stata sviluppata proponendo principalmente vini di piccole e medie aziende, le cosiddette aziende di nicchia, un’espressione autentica del territorio di provenienza. “Abbiamo voluto privilegiare aziende focalizzate sulla valorizzazione delle antiche pratiche agronomiche, dei vitigni autoctoni e dei vigneti più vecchi con il minimo intervento possibile in cantina. Questi vini sono schietti e genuini, a volte audaci, altre volte semplici e immediati ma sempre in grado di regalare grandi emozioni”, spiega Simone.
vicopizzaandwine.com