BARONE PIZZINI: BAGNADORE ROSÉ 2011, LA RISERVA “FUORIPROGRAMMA”

Un vino di qualità, nato dalla fusione degli elementi che lo compongono, e come da tradizione, un “vino biologico”, frutto della scelta verso metodi di lavorazione, in campagna e in cantina, volti a garantire la rappresentazione massima del territorio. Barone Pizzini, nota cantina franciacortina a Provaglio d’Iseo, la prima ad avere prodotto 25 anni fa un Franciacorta biologico seguendo un percorso che non fosse solo produttivo ma culturale, e con una vision innovativa e precisa volta alla ricerca e alla sperimentazione mantenendo come punto di riferimento la terra, ha lanciato sul mercato una straordinaria Riserva Rosé 2011, prodotta in 6.621 bottiglie, solo 4.996 in commercio.

Barone Pizzini

Bagnadore nasce nel 1993 da una singola vigna che oggi non c’è più e che è stata sostituita da una costituita nel 1990” racconta Silvano Brescianini, socio fondatore Barone Pizzini, amministratore delegato e vicepresidente esecutivo. “Una Riserva realizzata solo nelle annate considerate interessanti, che non è il frutto di uno specifico progetto (non è stato pensato prima), ma grazie a una vendemmia ineguagliabile come la 2011, la più bella in assoluto che ci ha portato in casa una dotazione di Pinot Nero senza eguali, per il quale si decise di farne una selezione in purezza. Bagnadore Riserva Rosé nasce dunque quasi per caso: nove lunghi anni di attesa e nessuna delle successive produzioni che abbia mai raggiunto il livello qualitativo desiderato con la vendemmia 2011. “Per noi, ancora una volta, era giusto applicare nelle nostre produzioni i criteri manifesto di Barone Pizzini. Ci rendiamo conto che dal punto di vista commerciale non è una soluzione funzionale” continua Silvano Brescianini, “parliamo di poche, pochissime bottiglie che dobbiamo ‘gestire’ sul mercato. Non avendo un progetto stabilito a priori, non abbiamo deciso a monte che il vino dovesse restare in affinamento sui propri lieviti nove, dieci, undici anni, è entrato in commercio solo quanto lo abbiamo ritenuto pronto”.

Come per tutti i vini Barone Pizzini anche Bagnadore Riserva Rosé è un vino autenticamente rappresentativo del proprio territorio. Dalle sue origini fino a oggi, era il 1997 quando l’azienda mise in discussione il modello convenzionale, Barone Pizzini ha seguito un percorso improntato sulla sostenibilità, per produrre vini sempre rappresentativi del luogo di appartenenza. Un percorso intenso e stimolante, non sempre facile anche rispetto agli importanti cambiamenti climatici in atto, ma che restituisce prima di tutto credibilità. Un avvio difficile negli anni il cui, in un contesto culturale completamente diverso si faceva dell’uso di chimica e diserbanti la scelta eletta, e conclusosi nel 2001 con la certificazione di tutti i vigneti. L’arrivo sul mercato ormai 25 anni fa, era il 2004, del primo franciacorta Bio. “Il nostro approccio al biologico è globale, e riguarda tutti i fattori: dai metodi agricoli alla bio-architettura della cantina, pensata per inserirsi armoniosamente nel contesto della Franciacorta”.

Silvano Brescianini

Bagnadore Riserva Rosé 2011 è prodotto da sole uve Pinot Nero dei vigneti Roccolo e Gramoni posizionati a 255 metri di altitudine nel Comune di Provaglio d’Iseo, il primo costituito da suoli di deposito morenici, il secondo su suoli poco profondi e con tessitura franco sabbiosa. Entrambi permettono la migliore condizione di allevamento per un Pinot Nero frutto di selezioni da clone tedesco Spätburgunder, capace di adattarsi meravigliosamente nei decenni, al contesto climatico franciacortino. Una Riserva che nasce da una vendemmia unica come la 2011, caratterizzata da un’estate fresca e piovosa, con un’ideale alternanza tra le temperature calde del giorno e fresche della notte. “La 2011 è secondo me la migliore vendemmia, almeno da quando nel 1994 è iniziata la mia avventura nel mondo del vino” commenta Silvano Brescianini. “Ma non sono l’unico ad avere questa convinzione. Questa è anche la fotografia del Consorzio Franciacorta che attribuisce la stessa qualità ad altre pochissime vendemmie negli ultimi 30 anni: la 1995, la 1997 e la 2005”. La pressatura soffice, la macerazione a freddo degli acini interi, il frazionamento dei mosti, la fermentazione in barrique, la maturazione in barrique per 8 mesi e 128 mesi di affinamento in bottiglia, sono gli step per una produzione di eccellenza. “Quando abbiamo compreso la reale possibilità di fare una bottiglia straordinaria, qualsiasi preoccupazione sulla continuità delle annate successive è stata superata dalla decisione di creare il Bagnadore Rosé, una Riserva ‘fuoriprogramma’. Nessuno a questo punto ce ne voglia se la prossima sarà la 2020: ogni futura scelta sarà frutto esclusivamente di un solo criterio, l’eccezionalità”.

 

Bagnadore Franciacorta Riserva Rosé 2011

Lo stile Barone Pizzini, la solidità della trama, il frutto carnoso, la sferzata acida, dominano questa favolosa Riserva, tanto rara quanto stupefacente. Un concentrato di purezza, una complessità libera da dosaggi che diviene ora leggiadra freschezza, ora avvenenza, ora carezza. Il Pinot Nero si approccia al gusto nella più completa riconoscibilità di chi lo vinifica.

 

baronepizzini.it