LA CONTRALTA, MINIMALISMO ENOLOGICO GALLURESE
Ci sono certezze assolute come ciascuna delle 22mila bottiglie di La Contralta, azienda agricola gallurese giovane e modernissima nel suo narrarsi. Nata nel 2019, si articola in due distinti poderi: in Gallura, a pochi chilometri a sud di Olbia, con 5 ettari vitati a Vermentino, Cannonau e Carignano avviati nel 2007, e nel territorio vergine di Palau. In quest’ultimo sta prendendo forma, perfettamente integrato nel contesto naturale della Roccia dell’Orso, il nuovo impianto ad alberello, realizzato secondo una scelta culturale d’integrazione nella storia vitivinicola dell’isola.
Azienda giovanissima ma che si sta rapidamente facendo conoscere grazie alle competenze del friulano Roberto Gariup, Enologo, Direttore Tecnico e Amministratore Delegato. Idee ben chiare per un progetto enologico trasversale: il vitigno, il vino e la sua espressione oggettiva e trasparente di “minimalismo enologico”. Meno di tutto: in vigna e in cantina, ma soprattutto piante abituate a esplorare la profondità del suolo in un assetto ad alta densità d’impianto e rese molto basse. Selezione massale di Pascale e Cagliari, oltre al raro Caricagiola, vitigno a bacca nera tipico gallurese vinificato in purezza come tutte le etichette de La Contralta.
Fermentazioni spontanee relativamente ai macerati, lieviti selezionati bayanus neutri (solo per il Fiore del Sasso) e lieviti indigeni su pied de cuve, filtrazioni ampie, nessuna chiarifica e vini piuttosto crudi che si completeranno con l’affinamento in vetro. Due versioni di Vermentino, fresco e macerato, poi due esempi di raffinata eleganza di Cannonau e Carignano in un territorio favorevole e un approccio sempre piuttosto essenziale. La Sardegna “less is more” di La Contralta è tutta qui: fare meno, fare bene.
Degustazione
Fiore del Sasso 2020
Vermentino di Gallura DOCG Superiore
Anteprima di un Vermentino di Gallura granitico, scanzonatamente composito. Affina per l’80% in acciaio sur lie e ripetuti bâtonnage; il restante 20% in piccole botti di rovere francese e medesimo procedimento. Una volta assemblato si misura con una indescrivibile fruibilità regolata da un assaggio equilibrato tra freschezza, sapidità e lieve presenza tannica. Naso di fiori di campo, ginestra e agrumi, si compie in una decisa persistenza e una chiusura sferica di mandorla dolce, tra note solenni e rigorose. A breve in commercio.
Sicut Erat 2020
Isola dei Nuraghi IGT Vermentino 2020
L’anfora e il Vermentino, una scommessa giocata in sole 1.500 bottiglie, esegesi magistrale di composita fermentazione sulle proprie bucce in anfore di ceramica non vetrificata per 67 giorni. Torchio manuale e successiva separazione dalle bucce, con affinamento in anfora per ulteriori 9 mesi. Inedito sorso di prorompente forza espressiva. Novità assoluta non ancora in commercio.
Al sol brilla 2019
Isola dei Nuraghi IGT Vermentino
Una manciata di bottiglie (3.300) di Vermentino che si esprime con grande complessità dopo una fermentazione sulle bucce e un successivo affinamento in legno per 12 mesi e 8 in acciaio. Volume, profondità e persistenza, le caratteristiche di un calice che fissa il terroir.
L’Ora grande 2020
Cannonau di Sardegna DOC Rosso
Sono solo 4.000 le bottiglie prodotte che raccontano di piccoli frutti rossi, di lievità e avvolgenza e un tocco di florealità. Acciaio, fermentazione malolattica e affinamento in legno (tonneaux nuovi e vecchi), gli elementi per un Cannonau tipico gallurese dalle tonalità rosso rubino brillante e un sorso nitido, schietto, elegantissimo.
M’Illumino 2019
Isola dei Nuraghi IGT Carignano
A 150 metri s.l.m., su suoli di disfacimento granitico, il Carignano si eleva a espressione ancestrale e raffinatissima. Sole, salsedine e macchia mediterranea si misurano in 320 magnum che profumano di consistenza e di ricercato stile. Rosa e fiori di rovo accompagnano un calice delicatamente tannico, fortemente autoctono.