LE “NUOVE FORME DI CONTINUITÀ” DI MURATORI
“Soltanto chi punta all’impossibile riesce a raggiungere il possibile.” Inizia con queste parole il discorso di Bruno Muratori, alla guida dell’azienda ad Adro, in Franciacorta, nata venticinque anni fa sulla spinta del fratello, suo il consiglio di diversificare l’attività di famiglia legata al mondo del tessile.

Muratori (credits muratoriwine.it)
L’ultimo progetto della cantina, dedita alla produzione di Spumanti Metodo Classico, vede la nascita di due vini fermi da uve a base spumante, selezionate per la loro qualità e attitudine ad altre lavorazioni dopo campionamenti iniziati nel 2020, da alcuni appezzamenti tra i 52 ettari di proprietà della cantina, attorno ad Adro e in direzione Capriolo ed Erbusco. Setticlavio e Montorosso, Chardonnay e Pnot Nero in purezza, raccontano di una Franciacorta che può esprimersi anche in versione ferma, non per paragonarsi ai grandi terroir francesi in Côte d’Or – non c’è nulla di più sbagliato anche solo nel pensarlo – piuttosto sono da interpretare come un ampliamento dell’offerta aziendale atta alla promozione di terre che, con il cambiamento climatico, si possono esprimere in nuove forme. Proprio come sta accadendo – se vogliamo guardare alla Francia – con i vini fermi della regione della Champagne sotto la Aoc Côteaux Champenois.

Riccardo Cotarella (credits muratoriwine.it)
Il titolo dato al racconto del progetto, Nuove forme di continuità, segue lo spirito con cui Muratori approccia le sfide al lavoro, con sacrificio e attesa, a cui si aggiunge una convinta volontà nella sperimentazione. A cosa punta Muratori? Produrre vini territoriali, di qualità e personalità. Obiettivo raggiunto e con margini di miglioramento essendo i due vini al debutto con le annate 2023 e 2022. Prodotti sotto la supervisione di Riccardo Cotarella e il suo gruppo, che non nascondono una precisione assoluta, il rispetto delle regole, delle persone, dei ruoli e del duro lavoro. Caratteristiche condivise con Muratori, che ha permesso questo lavoro di ricerca costante per cogliere nuove opportunità e imparare cose nuove, conoscenze che attraverso i vini diventano un esempio per altri produttori della stessa denominazione.
“Servono le persone per sperimentare, la volontà di Muratori ci ha consentito di sbizzarrirci. Progetti di qualità come questi mantengono viva la cantina” ha affermato Cotarella durante la presentazione. Non sono molte le etichette ferme prodotte in Franciacorta, non è neanche in atto una conversione della produzione, ma questi vini rappresentano una “trasversalità espressiva” della Franciacorta che, visti i risultati nel bicchiere, è ben riuscita.
A conferma delle intenzioni di Muratori ci sono i volumi prodotti: 2.927 bottiglie del Montorosso Pinot Nero e 2.065 di Setticlavio Chardonnay, che escono nel mercato attorno ai 50 euro e 70 euro rispettivamente.
DEGUSTAZIONE
SETTICLAVIO 2023
Igt Sebino Chardonnay
Il nome riprende l’insieme dei sette registri che formano le sette parti del coro classico; nel vino riprende l’idea dell’assemblaggio di diverse parcelle e suonare all’unisono nel bicchiere, rivelando complessità, toni ed acuti. “Nel vino, mai dire mai” dice Cotarella. Giusta la scelta di vinificazione, che vede solo acciaio e legno (solo di secondo passaggio e malolattica svolta); il vino, ancora timido nei suoi profumi, si apre molto lentamente, svelando dapprima note di pompelmo e limone maturo, poi erbe officinali e ammandorlate. La morena che caratterizza questa zona della Franciacorta si manifesta al palato, con sensazioni freschissime e tese, iodate, a protrarre il gusto di buona densità e pienezza.
MONTOROSSO 2022
Igt Sebino Pinot Nero
Il nome riprende il suolo, leggermente rosso, su tessitura franco-argillosa; vigneto ripreso anche in etichetta. Fermenta e affina per 2/3 in botti francesi. Si presenta con un colore splendido, rosso magenta, acceso e dai toni più scuri al centro. Il naso è altrettanto magnetico: dolce, sui toni leggermente speziati, di frutti dolci, cenni di agrumi rossi che, con l’aerazione, non prevaricano su quelli di cerise. Di buona ampiezza e altrettanta profondità, con un manto tannico largo, un effetto di fibra voluminosa e felpata. La materia, dotata di grande densità, lascia trapelare la maturità del frutto, la sua energia e la sua ariosità. Già di grande equilibrio e serbevolezza, si distende nel palato restituendo grandi ritorni fruttati.
muratoriwine.it
Cover: Famiglia Muratori (credits muratoriwine.it)