VIAGGIO PÉTILLANTE A REIMS E TROYES
Come si evince dal nome, la Champagne è la culla delle bollicine, ma è anche una delle regioni più belle di Francia. Un territorio ricoperto di vallate idilliache e naturalmente vigneti, ma anche di abbazie e cattedrali. Il viaggio inizia a Reims, città ricca di storia, nota anche come la “città delle incoronazioni” o “la città dei Re” perché quasi tutti i re di Francia sono stati incoronati qui, a partire da Ugo Capeto nel 987, fino all’ultimo Re di Francia, Carlo X, nel 1825. Precisamente nella Cattedrale di Notre-Dame di Reims, splendido esempio di architettura in stile Gotico. Parzialmente distrutta durante la prima guerra mondiale, è stata restaurata ed ora è una delle cattedrali più imponenti di Francia con i suoi 138,75 metri di lunghezza, 30 di larghezza e 38 metri di altezza al centro e le due torri di 81 metri ciascuna. La facciata e gli interni della Cattedrale sono caratterizzati da più da 2303 statue, tra cui quella dell’Angelo sorridente, che si trova proprio accanto al portone d’entrata. E da magnifiche vetrate, a cominciare da quelle dipinte da Marc Chagall negli anni ‘70, in cui prevale il blu, e che rappresentano l’Antico e Nuovo Testamento e che hanno come fulcro la figura di Gesù. L’opera si sviluppa in tre vetrate, composte ciascuna da una coppia di bifore, in quella centrale è rappresentato il patto d’alleanza fra Abramo e Dio, il sacrificio di Isacco e in alto la Crocifissione e la Resurrezione. Mentre nelle due finestre sui lati troviamo le incoronazioni dei re di Giuda (Saul, Davide e Salomone) e quelle dei re di Francia (Clodoveo, san Luigi e Carlo VII). Hanno invece i colori delle bandiere di Francia e Germania, le vetrate firmate dall’artista tedesco Imi Knoebel, e realizzate dall’atelier Charles Marq di Reims, donate dal governo tedesco come risarcimento e segno di riconciliazione per la distruzione della Cattedrale nel 1914.
Infine la particolare Vitrail du Champagne, creata nel 1954 dall’artista Jacques Simon, che per realizzarla si è ispirato alle vetrate delle corporazioni medievali, rappresentando il lavoro dei viticoltori, i vari villaggi, i santi patroni e alcune scene bibliche, e illustrando le varie fasi della lavorazione della famosa bollicina. Una meditazione sull’Eucarestia, attraverso il simbolismo del vino. L’opera è stata finanziata da alcune Maison e Vignerons della regione. Per tutti questi motivi la Cattedrale di Notre-Dame di Reims, è stata inserita tra i monumenti storici di Francia, oltre ad essere riconosciuta Patrimonio per l’Umanità Unesco. Così come il vicino Palazzo Tau, che deve il suo nome alla forma a T, in greco Tau. Ex palazzo vescovile e luogo di accoglienza dei re in attesa di essere incoronati, anche l’edificio, come la cattedrale, fu gravemente danneggiato durante la prima guerra mondiale. Ora è un museo che ospita una ricca collezione di oggetti legati alla storia della cattedrale e delle incoronazioni reali, tra cui “Sainte Ampoulle”, che conteneva l’olio crismale che veniva usato per ungere i nuovi re di Francia. Distrutta durante la rivoluzione francese, oggi è presente una copia che contiene alcuni frammenti dell’ampolla originale.
Anche la Basilica di Saint-Remi, è classificata dal 1991 nei monumenti Patrimonio Unesco, ed è il luogo religioso più famoso della città dopo la cattedrale. Fondata nel VIII° secolo, al suo interno sono conservate le reliquie di Saint-Remi, vescovo della città, che converti al cristianesimo Clovodeo, re dei Franchi. Assolutamente da visitare la Biblioteca Carnegie, costruita grazie alle donazioni del magnate dell’acciaio e filantropo americano Andrew Carnegie. Inaugurata nel 1928 da Gaston Doumergue, Presidente della Repubblica, è stata progettata dall’architetto francese Max Sainsaulieu, che ha realizzato un vero capolavoro dell’Art Déco, caratterizzato da uno stile estremamente originale, con un’elegante architettura dalla forma geometrica semicircolare. L’atrio, con una superficie di 10 metri per 10, è sormontato da una cupola che termina con una grande lanterna sempre in stile Art Déco, progettata dal maestro vetraio Jacques Simon. Sotto, al centro della sala, è posizionata una fontana che simboleggia, secondo Sainsaulieu, la “fonte di tutta la scienza e la conoscenza”. Le pareti sono decorate da grandi pannelli in onice algerino, incorniciati da fasce di marmo verde. Venti mosaici marmorei realizzati da Henri Sauvage, che rappresentano le attività intellettuali, fisiche o manuali.
Ma Reims, insieme a Epernay, è anche la capitale dello champagne, per cui è famosa in tutto il mondo. Qui lo champagne è ovunque, e si ha solo l’imbarazzo della scelta, tra le grandi Maison o i piccoli vignerons. Imboccando la Route Touristique du Champagne, ci si immerge in un panorama meraviglioso composto da filari di vitigni a perdita d’occhio.
Situata nel dipartimento dell’Aube, Troyes ha un centro storico dalla singolare forma di tappo di champagne, oltre all’allure medioevale e all’atmosfera da favola che si respira, con le maisons à colombages – le case a graticcio – del XVI° secolo, dalle facciate color pastello, le stradine pittoresche come la minuscola ruelle des Chats -vicolo dei gatti-, con i piani superiori delle case che quasi si toccano, così chiamata perché i gatti possono saltare da un tetto all’altro. È una delle strade più antiche e sicuramente più significative della città, e conduce alla magnifica Cour du Mortier d’Or, dove è possibile scoprire il lato nascosto delle case a graticcio, impreziosite da un’illuminazione risalente al XIX° secolo. Troyes è anche ricca di chiese, tra le quali spicca l’imponente Cattedrale di Saint-Pierre et Saint-Paul, superbo esempio di architettura gotica, con l’interno impreziosito da un complesso di vetrate istoriate e da un bellissimo organo barocco del XVIII° secolo, oltre che da una collezione di smalti provenienti dalla Vallée de la Meuse. La chiesa di Sainte-Madeleine è una delle più antiche della città, risale infatti al XII° secolo. È famosa per lo spettacolare jubé -paravento in pietra- scolpito e cesellato come fosse un merletto dal maestro Jean Gailde, che la leggenda vuole sia sepolto proprio lì sotto. Prende invece il nome da Jacques Pantaléon, meglio noto come Papa Urbano IV, la Basilica di Saint-Urbain, puro gioiello di architettura gotica. Edificata nell’anno 1260 per ordine di quest’ultimo, è unica nel suo genere e gode di una superba facciata. Appena entrati si rimane subito colpiti dalla luminosità e dalla sobria eleganza del luogo.
Una delle attrazioni più fotografate della città è il Cuore, una scultura realizzata da una coppia di artisti dell’Aube, Michèle e Thierry Kayo-Houël. L’opera, di quattro metri di larghezza, tre virgola cinque di altezza, due di profondità, è interamente realizzata in metallo traforato, ed è composta da quasi 200 pezzi di acciaio inossidabile assemblati insieme. È diventata l’emblema della città e si trova al centro delle banchine rinnovate del canale dell’alta Senna. Di notte il cuore si colora di rosso e palpita quando ci si avvicina. Simboleggia il cuore e anche il romanticismo della città, infatti nel XII° secolo, Troyes era teatro di corti d’amore dove si risolvevano le questioni sentimentali e si arbitravano le liti tra i coniugi. C’è stato anche un periodo in cui re e regine eleggevano Troyes per sposarsi, per esempio Luigi X, detto l’Hutin – l’attaccabrighe- o Enrico V d’Inghilterra. E sempre qui André le Chapelain scrisse il trattato sull’amore, che parla dell’amor cortese.
Troyes è famosa anche per i suoi vetri. La città e il dipartimento dell’Aube, possiedono la più grande collezione di vetrate dipinte d’Europa. Nello specifico, l’Aube possiede 9.000 mq di vetrate risalenti a prima della Rivoluzione Francese, distribuite in 350 edifici civili e religiosi, sia pubblici che privati, tra cui 220 chiese. Più di 2.000 vetrate sono protette come monumenti storici. Questo patrimonio artistico è messo in risalto dalla Cité du Vitrail, che ha sede nell’Hotel-Dieu-le-Comte, l’antico ospedale settecentesco, di recente restaurato, che ospita anche un campus universitario e l’Apothicaire, l’antica farmacia-museo. Con i suoi 700 mq di spazio espositivo permanente e i suoi 400 mq di esposizione temporanea, la Cité du Vitrail copre dieci secoli di storia del vetro colorato, mostrando anche numerosi oggetti associati a quest’arte. Il percorso inizia dal terzo piano dell’edificio e le vetrate sono esposte ad altezza uomo, non mancano video, touch screen, una mappa interattiva e un centro di risorse multimediali e di documentazione.
CARNET D’ADRESSES
LA CASERNE CHANZY HOTEL & SPA
Dopo una sapiente ristrutturazione durata quattro anni, una vecchia caserma dei vigili del fuoco abbandonata, risalente agli anni ‘20, è stata trasformata nell’elegante cinque stelle Caserne Chanzy Hôtel & Spa con 89 camere, di cui la metà con vista sulla Cattedrale di Notre-Dame di Reims, Patrimonio Unesco. Tanti i riferimenti allo champagne e anche all’origine dell’edificio, che fa parte del patrimonio architettonico Art Déco che ha segnato la ricostruzione di Reims nel XIX° secolo. Per esempio la moquette delle camere si ispira alla vista delle vigne dal volo di un uccello, mentre il vetro della doccia è stato dipinto a mano dall’artista Caroline de Boissieu e rappresenta le bollicine dello champagne. Così come le lampade sospese che sembrano bottiglie rovesciate e la stessa palette di colori degli arredi: dal beige all’oro, fino al verde, che riporta al terroir e allo champagne. La Grande Georgette è il ristorante gourmet, il cui nome è quello dell’autopompa che un tempo apparteneva alla stazione, a cui veniva dato, come consuetudine, il nome della moglie del comandante dei vigili del fuoco, Georgette. L’executive chef Julien Raphanel propone un menu contemporaneo con prodotti freschi e locali, da accompagnare a una ricca selezione di champagne. La Caserne Chanzy è dotata anche di un centro benessere: la Deep Nature Spa, un’oasi di tranquillità con piscina con getti idroterapici, una sauna, un hammam e cinque sale per trattamenti. L’hotel è membro di Marriott’s Autograph Collection.
CaserneChanzy
HOSTELLERIE LA BRIQUETERIE & SPA
Poco distante da Epernay, l’Hostellerie La Briqueterie & Spa accoglie gli ospiti in quella che un tempo era una fabbrica di mattoni -in francese briqueterie- circondata da un parco di quattro ettari, con un profumato roseto e alberi da frutto. L’edificio, completamente rinnovato nel 2024, esprime tutta l’art de vivre francese attraverso gli arredi nello stile di una raffinata casa di campagna, con mobili contemporanei, antichità ed opere di giovani artisti. Ed invita gli ospiti a soggiornare in una delle sue 40 camere e suite, concepite come confortevoli e intimi rifugi di pace, dove ogni dettaglio è stato estremamente curato per garantire il massimo comfort. Al ristorante gastronomico, con un luminoso e grande bow window che si affaccia sul giardino all’inglese e le fontane, si possono gustare le delizie della cucina francese preparate dalla cheffe de cuisine Nawal Rezegui, con un menu che valorizza la ricchezza dei prodotti locali, sublimati dalle piante aromatiche e dalle erbe dell’orto, in accompagnamento ad un’ampia selezione di champagne e vini della regione. A disposizione degli ospiti anche una Spa, con una piscina interna riscaldata, dalla suggestiva forma esagonale, hammam, e dotata di due cabine, di cui una doppia, per trattamenti con prodotti Maison Caulières. E anche di una piccola palestra con attrezzature WaterRower. L’Hostellerie La Briqueterie & Spa fa parte di Relais & Châteaux, associazione nata in Francia nel 1954, che attualmente conta 580 fra hotel e ristoranti di lusso in oltre 65 Paesi e cinque continenti.
BriqueterieChampagne
MAISON DE RHODES
Situata nel cuore storico della città di Troyes, ai piedi della cattedrale e dell’antico palazzo vescovile, la Maison de Rhodes è una residenza de charme a graticcio, le cui fondamenta risalgono al XII° secolo. Ex possedimento templare, è stata di proprietà dei Cavalieri di Malta, e fu a sua volta un convento di suore e una casa di canonici. Acquistata nel 1998, la dimora è stata completamente ristrutturata, riutilizzando però le vecchie tegole in terracotta e pietra di Borgogna, le piastrelle in cotto, insieme alle travi a vista, agli intonaci in calce e ai pavimenti in legno, mantenendo così l’anima e il fascino del luogo. Undici camere e suite in 800 mq, ognuna differente dall’altra, che si affacciano su un giardino medioevale e un cortile interno pavimentato. L’hotel a cinque stelle dispone di una piscina esterna riscaldata con nuoto controcorrente nell’antico giardino di Monsieur Le Curé e di una piccola Spa con vasca idromassaggio doppia e sauna svedese. Al restaurant La Commanderie viene proposta una carta con piatti realizzati essenzialmente con prodotti locali e regionali di qualità, in un’ottica di sviluppo sostenibile. La carne, la selvaggina, formaggi provengono da produttori selezionati, mentre i prodotti ittici sono consegnati dalla pescheria Le Petit Charlot di Les Halles. Questo approccio è valso al ristorante il riconoscimento del Collège Culinaire de France e l’assegnazione delle etichette “Restaurant de Qualité” e “Fait Maison”. La Maison de Rhodes fa parte di Teritoria, societé à mission, community creata da Alain Ducasse che promuove un turismo sostenibile.
MaisondeRhodes
CAFÉ DU PALAIS
La storia del Café du Palais inizia negli anni ‘20, quando Louis Millet, proveniente da Parigi, ma nato in Auvergne, si stabilisce a Reims e rileva il locale, che allora si chiamava Café du Grand Théâtre. Da allora il locale è diventato una vera istitituzione in città. Bellissimo esempio di Art Déco, è famoso per la vetrata del 1928 del maestro Jacques Simon con motivi stilizzati e interpretazioni moderniste della natura. È aperto dalla mattina per la prima colazione, al pranzo, fino all’aperitivo e alla cena. Nel salotto kitsch della nonna paterna, tra le vecchie panche di Tout va mieux, un disegno di Marc Chagall, un ritratto di Daniel Humair di Gérard Rondeau, una scultura di Florence Kutten e una grande opera di Christian Lapie, si gusta la vera cucina da bistrot, con vini selezionati serviti al bicchiere e un’ampia carta di champagne.
CafeduPalais
BRASSERIE LE JARDIN DES CRAYERES
Immersa in un parco di sette ettari, tra i più belli di Reims, la Brasserie Le Jardin des Crayères si sviluppa in un edificio che sembra quasi un loft, con arredi contemporanei, e una grande cucina a vista. L’executive chef Christophe Moret propone una cucina spontanea, con materie prime 100% locali, e tanti piatti da condividere. Il locale dispone anche di una grande terrazza ombreggiata. Oltre al menu à la carte, sono presenti il menu Jardin e Région.
BrasserieLeJardinCrayeres
LE GARDE CHAMPÊTRE
Le Garde Champêtre è un ex deposito ferroviario che un gruppo di soci ha trasformato in un incantevole ristorante bucolico, all’interno di una fattoria biologica di un ettaro. Soffitti alti, grandi vetrate, arredamento moderno, cucina e camino a vista come se fosse un palcoscenico, dove opera lo chef de cuisine Kazuya Miyashita, di origini giapponesi, che valorizza i prodotti dell’azienda agricola realizzando dei piatti che seguono i tre principi della permacultura: prendersi cura della Terra, prendersi cura delle Persone e condividere le risorse in modo equo.
LeGardeChampêtre
LE BISTROQUET
Dal 1945 al 1992 Cinema “Le Français, poi trasformato in brasserie dal 1992 al 2016, Le Bistroquet ha riaperto nel 2021. Situato nel centro storico di Troyes, è allo stesso tempo brasserie, ristorante e anche Café-théâtre, il “Troyes Fois Plus”, uno dei pochi della regione, con una schiera di artisti che si esibiscono. Mentre al Jungle bar si può bere un cocktail o un calice di champagne e ballare tutta la notte.
LeBistroquet
BAM
Acronimo di Bar à Manger, il ristorante è stato aperto dal giovane chef de cuisine, patron e sommelier Thomas Dijon che “cucina, serve e consiglia” in questo locale bomboniera con solo venti coperti, situato nel cuore di Troyes in una vecchia casa a graticcio. La carta presenta solo due antipasti, due piatti principali e due dessert, che cambiano ogni settimana e in linea con le stagioni. Vini e champagne anche alla mescita, oltre che in bottiglia.
BAMTroyes
CHEZ DANIEL’S
In una strada pedonale del centro storico di Troyes, Chez Daniel’s è il ristorante dello chef de cuisine e patron Daniel Phelizot che, in un ambiente moderno, elegante ed intimo, propone una cucina gourmet di ispirazione tradizionale, espressione del terroir champenois, spesso con tocchi provenzali, che si distingue attraverso tecniche collaudate. Si occupa della sala e di consigliare i vini la moglie Sylvie.
ChezDaniels
PRESSORIA
Per i neofiti dello champagne, Pressoria Pommery di Aÿ-Champagne è una vera immersione nel mondo delle magiche bollicine. Costruito ai piedi delle colline storiche, classificate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, questo edificio è testimone del know-how dell’industria vitivinicola da più di un secolo. Attraverso un tour interattivo che fa appello a tutti i cinque sensi, i visitatori imparano a conoscere la geologia, il clima, il volto nascosto della vite, la vendemmia, la produzione e l’imbottigliamento dello champagne. La visita si conclude con una degustazione di due champagne in una speciale area con una splendida vista sui vigneti.
Pressoria
CHAMPAGNE POL COURONNE
Per coloro che vogliono cimentarsi nel sabrage – particolare tecnica per aprire le bottiglie di champagne con una sciabola – la Maison Pol Couronne nel suo showroom in centro a Reims, organizza questa esperienza seguita da una degustazione di champagne. Giunta alla quinta generazione con Jean-Baptiste Prevost, la Maison nasce nel 1887 a Hautvilliers. Attualmente la produzione è di circa 50.000 bottiglie, e le vigne si trovano a Jonquery, Chamery e Fontaine sur Ay. Per i grands crus, invece sono intorno ad Avize, Bouzy e Ambonnay. La Maison ha stretto una collaborazione con Iemza, uno street artist di Reims, che ha realizzato, con la sua tecnica particolare, le raffinate etichette delle bottiglie L’Envol Bleu Eiffel e Cathédrale.
ChampagnePolCouronne
LA DEMEURE DES COMTES
Nel cuore di Reims, a pochi passi dalla Cattedrale, la Demeure des Comtes è l’edificio civile più antico della Cité des Sacres, risale infatti al XIII° secolo. Sebbene sia stata più volte modificata, conserva ancora tutte le caratteristiche di un ricco edificio medievale, con le arcate al piano terra e la galleria al primo piano. La dimora è stata acquistata durante la Prima Guerra Mondiale, dalla Maison Taittinger e restaurata sotto la guida del Ministero delle Belle Arti. Da poco la Maison ha riaperto il suo sito di Saint-Nicoise con le sue crayeres ed offre ai visitatori tre differenti tipologie di esperienze sensoriali, degustative e olfattive.
DemeuredesComtes
CHAMPAGNE PIOT SÉVILLANO
Nel villaggio di Vincelles, nella Valle della Marna, la famiglia Piot si tramanda la sua passione per la viticoltura da 10 generazioni. Nel 2007 Christine, figlia di Nicolas e Isabelle, lascia il suo lavoro di giornalista che svolgeva a Parigi e prende in mano le redini della Maison insieme al compagno Vincent. Récoltant-manipulant et Vignerons indépendants, sono quasi otto gli ettari coltivati per il 70% da Pinot Meunier, per il 15% da Pinot Nero e per il restante 15% da Chardonnay. Nel 2011 hanno implementato nuove tecniche agricole per preservare i loro terreni e la biodiversità, arrivano le prime certificazioni, a partire dall’HVE (Alto Valore Ambientale) e terminando nel 2023 con la conversione della loro viticoltura in biologica. Attraverso l’applicazione Bulle Verte, la Maison organizza dei percorsi audio-guidati e geolocalizzati, a piedi o in bicicletta nei propri vigneti: la “Boucle Champêtre” e la “Boucle Audacieuse”. Oltre a degustazioni varie nella cantina di accoglienza –ex scuola del paese- con una bella terrazza con vista sulle vigne.
ChampagnePiotSevillano
CHAMPAGNE HÉLÈNE BEAUGRAND
Quarta generazione, Hélène Beaugrand gestisce con il figlio Cédric, l’azienda di famiglia, che consiste in tre ettari di vigneti, a Montgueux, 10 km da Troyes, in quello che è chiamato il “Montrachet della Champagne”. Una collina di puro gesso, con vigneti esposti a sud-est piantati praticamente tutti a Chardonnay. È stato grazie alla perseveranza di Léon, nonno di Hélène, che in questa zona si è cominciato a produrre champagne. Hélene cresciuta a Troyes, ha studiato in Borgogna, trascorrendo diversi anni a produrre vino in giro per il mondo: Sudafrica, Australia, Messico, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Nel 2008 è tornata nella tenuta di famiglia per prendere in mano la vinificazione. Attualmente produce circa 25.000 bottiglie con sei differenti cuvée di champagne che la rappresentano alla perfezione. Hélène fa parte di un gruppo di sette donne produttrici di champagne chiamate le Fa’bulleuses de Champagne, di cui lei è presidente.
ChampagneHeleneBeaugrand
CHAMPAGNE DRAPPIER
Se la vite è stata piantata per la prima volta a Urville dai Gallo-Romani, è stato San Bernardo fondatore dell’Abbazia di Clairvaux, a far costruire nel 1152 le cantine della Maison Drappier. Sette secoli dopo, nel 1808, fu creata la tenuta di famiglia, ora gestita da Michel Drappier, insieme ai figli Charline, André e Antoine, ottava generazione di questa “maison familiale”, di proprietà della stessa famiglia da sempre. Lo Champagne Drappier ha avuto l’onore di essere scelto da Charles de Gaulle per i suoi ricevimenti privati nella sua casa di Colombey-les-Deux- Eglises, tanto che i Drappier hanno deciso di dedicargli una cuvée, che porta il suo nome, composta da 80% Pinot Noir e 20% Chardonnay. I vigneti di famiglia si estendono per 62 ettari, oltre agli appezzamenti dei conferitori, e si trovano perlopiù nel comune di Urville, conservando la forte identità del distretto di Bar-sur-Aube, caratterizzato dalla forte presenza del Pinot Noir, che regna sovrano e rappresenta il 70% della tenuta, integrata da 15% di Pinot Meunier, 9% Chardonnay e 6% di vecchie varietà, come Arbanne, Petit Meslier, Blanc Vrai e Fromenteau. Dal 2016, Champagne Drappier è stata la prima Maison in Champagne ad essere “Carbone Neutre” (Ecoact).
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Photo credits: Enzo Signorelli