NAKAI E LA STANZA SEGRETA

Kiwami è un bosco incantato in una saletta segreta all’interno di Nakai, il ristorante giapponese a due passi dal Cupolone di San Pietro. Kiwami è un ristorante dentro il ristorante: così lo definisce Koji Nakai, chef e titolare. Nascosto dietro una porta invisibile della sala, è uno spazio un po’ fiabesco dalle pareti nere come i tronchi degli alberi secolari, con una folta vegetazione che scende dall’alto e le luci che sembrano i raggi del sole che attraversano il bosco. Un tavolo sociale di legno chiaro e una postazione dello chef a capotavola, completano l’arredamento essenziale ed accogliente nello stesso tempo.

Koji Nakai

Questa è l’idea di Koji Nakai: un luogo intimo, adatto per le degustazioni, cene private e celebrazioni con lo chef che cucina dinanzi ai commensali. Nato a Kobe e appassionato di cucina italiana, ha lavorato come pizzaiolo, prima di arrivare in Italia nel 2008. Innamoratosi follemente del Bel Paese e della città di Roma, ha deciso che questa sarebbe la sua nuova casa. Prima di aprire un’attività tutta sua, ha viaggiato parecchio per l’Italia, accumulando diverse esperienze. Nel 2022 l’apertura di Nakai, il ristorante dove esprime tutto il suo amore per la cucina delle sue origini e quella della città adottiva, facendo fondere gli elementi di entrambe in una serie di piatti eleganti e accattivanti. E ora, reduce del successo del suo Ie Koji, il secondo ristorante aperto in zona Cipro nell’estate 2024, lo chef Nakai si è lanciato in una nuova avventura di Kiwami, una saletta indipendente con un grande tavolo sociale da 14 posti.

A dirigere i lavori l’architetta Susan Berardo, che ha messo in pratica le richieste dello chef: In questa sala le persone possono lasciarsi alle spalle il caos della città non per fare una semplice cena, ma per un’esperienza immersiva dove la tavola è davvero protagonista”, spiega Nakai, che qui può mettersi a completa disposizione dell’ospite. Kiwami significa “estremo, esclusivo, ultimate”, ed è davvero qualcosa di speciale. “Trattandosi di una sala a se, le persone ricevono un trattamento esclusivo, quindi si sentiranno speciali: chi siede a tavola sentirà il rumore delle preparazioni e avrà un contatto diretto con me”, prosegue lo chef che, appunto, avrà un bancone di lavoro accanto al tavolo sociale, eseguendo parte delle preparazioni proprio di fronte all’ospite, così da far vivere un’esperienza completa.

Nel mondo di Kiwami viene proposto all’ospite un percorso degustazione stile omakase, che letteralmente significa “mi affido a te”. Il menu cambia una volta al mese, seguendo la stagionalità e scegliendo i prodotti migliori, alcuni provenienti direttamente dal Giappone. Mentre cucina davanti agli ospiti, lo chef racconta ogni piatto nel dettaglio, spiegando l’origine di ogni sua creazione. La sua cucina è elegantemente contaminata dalle influenze italiane, abbinate al meglio dei profumi e delle tecniche della cultura culinaria giapponese.

Il menu degustazione comprende generalmente sei o sette portate, con la possibilità di abbinarle al vino e al sakè. Nel menu di febbraio sono previste seguenti portate: Open your Mind, un takoyaki di ragù di polpo con la crema di latte di cocco, Armonia, un fiore di zucca in tempura, ripieno di cacio e pepe, Japanese Tacos, una nuvoletta di gamberi ripiena di tartare di salmone, avocato, gambero e maionese allo yuzu; e Fusione, tonno rosso marinato e affumicato, servito con la salsa alla puttanesca e cipolla rossa.

Japanese Carbonara

Si prosegue con un piatto di forte impatto: Japanese Carbonara, un classico romano rielaborato con uova di merluzzo e guanciale sottile e croccante. Non si poteva fare a meno di un assaggio di Sushi: una versione tradizionale con nigiri di Otoro (la pregiata ventresca di tonno) e ricciola, e una versione moderna, con temaki di Otoro, ricci di mare e tartufo. Infine, Robata: Hamashi (ricciola giapponese) grigliata e servita su crema di melanzane affumicate e puntarelle.

Un piccolo dessert per terminare in bellezza, un delicato Tiramisù al tè Matcha e frutti di bosco e un sorso di sakè, e l’esperienza immersa, intensa e accattivante, termina qui, lasciando la mente piena di colori, parole e gesti, e il palato invaso da una giostra di sapori perfettamente abbinati tra loro. Lo spazio di Kiwami è disponibile il venerdì e il sabato con il percorso degustazione, mentre per tre giovedì al mese sono previste delle serate speciali a tema che avranno come protagonisti produttori di vino o gin, produttori alimentari e, infine, la musica con un dj che sceglierà le melodie migliori per abbinarsi ai piatti dello chef.

 

 

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