QB DUEPUNTOZERO. QUANTO BASTA PER ESSERE FELICI
Affacciato sul porticciolo di Salò, direttamente sul lungolago che contraddistingue questa elegante cittadina della sponda bresciana del lago di Garda, QB Duepuntozero, è un ristorante raffinato e moderno che si nota già dagli arredi di design e dalla mise en place pulita ed elegante.
Q.B., è l’acronimo di “Quanto Basta”, termine tanto utilizzato in cucina e nelle ricette, ma in questo caso prende il significato “stare in cucina è quanto basta per essere felice”, filosofia dello chef Alberto Bertani proprietario del ristorante insieme alla compagna Irene Agliardi.
Nato a Gargnano nel 1979, Alberto si diploma nel 1998 all’istituto alberghiero di Gardone Riviera, ma inizia la gavetta sin dall’età di 14 anni in diverse strutture alberghiere della zona per poi approdare all’Hotel Bellerive di Salò dove incontra Irene, con la quale decide di aprire il ristorante QB che diventerà poi nel 2014, in coincindenza con il cambio di location, QB Duepuntozero.
Alberto è l’autore di una cucina essenziale, non utilizza mai più di tre o quattro ingredienti , contemporanea e diretta, dove i sapori e i profumi del lago si affiancano a quelli del mare e della terra. I capperi sono il leit motiv dei suoi piatti e si ritrovano in tante delle proposte in carta. Capperi che crescono spontanenamente a Gargnano e che vengono raccolti a mano da Elio, padre di Alberto e messi sotto vetro con solo il 10% di sale così da non modificarne il sapore.
E così troviamo la Tartare di coregone con il tanto amato cappero, limoni confit e gel al Valtenesi Chiaretto e sabbia alla salvia; la sorprendente Lingua 2.0, cucinata come se fosse un hamburger e anticipata dallo stesso profumo, con peperoni dolci, salsa verde e mayo al brodo di lingua.
Tra i primi lo Spaghetto Matt Monograno Felicetti all’emulsione di vongole e briciole di pane al limone; e i Ravioli di pasta fresca alla barbabietola ripieni di gorgonzola di capra conditi con burro, salvia e pistacchio. Due veri comfort food.
Nell’offerta dei secondi spicca il Piccione fumé, dove il petto viene affumicato e cotto in rosa, mentre coscia e ala cucinate a bassa temperatura e poi rosolate, con scalogno glassato, zucca e salsa al whisky torbato.
Lo chef Alberto utilizza i capperi anche per il dessert Gargnano Amore Mio, una tartelletta di frolla, caramello salato ai capperi di Gargnano, crema ai limoni, meringa e capperi sabbiati.
La carta dei vini conta circa 200 etichette con una buona proposta del territorio e anche di champagne.
Nota di merito per il cestino del pane home made dove spiccano: ciabattine con farina Petra 1 e 9 (macinate a pietra e integrali), rosa al pomodoro e origano con burro montato al grana, pugliese con farina di semola e farina Petra 9, focaccia al sesamo e cracker alle olive nere.
Il valore aggiunto è il menù realizzato con carta fatta a mano Toscolano 1831, seguendo l’antica tradizione dei Maestri Cartai di Toscolano. La copertina e i fogli sono in puro cotone, con stampa in argento a caldo e rilievo a secco dei loghi. Inoltre è stato utilizzato il font DIN, inventato in Germania nel 1923, ma attualissimo e di classe come la cucina di QB Duepuntozero.
qbduepuntozero.com
Cover:Ravioli di pasta fresca alla barbabietola ripieni di gorgonzola di capra
conditi con burro, salvia e pistacchio