PRIVATE RARITIES, LA NUOVA COLLEZIONE NALS MARGREID

Nell’ultimo lustro abbiamo visto un proliferarsi su tutto il territorio enoico italiano di presentazioni di superwines o di collezioni private che, dopo essere state gelosamente custodite in cantina ad affinare, sono finalmente arrivate sul mercato. Dal Vigneron ai grandissimi gruppi vinicoli, cooperativi e non, quasi nessuno si è tirato indietro. Moda passeggera o esigenza di un prodotto enologicamente eccellente che esprima l’essenza della cantina stessa?
Per Alto Adige-Südtirol, se di tendenza si tratta, dura già da molti anni visto che è tra i pochi territori italiani capaci di competere e confrontarsi ad armi pari con alcune punte di diamante provenienti da Bordeaux, Borgogna e Mosella (solo rimanendo in Europa). E nonostante rappresenti appena l’1% della produzione vinicola nazionale, è la regione con il maggior numero dei riconoscimenti delle principali guide nazionali e internazionali in relazione alla superficie vitata, con un rapporto di circa tre volte superiore alle altre regioni italiane.

Qui 5.000 viticoltori si dividono una superficie vitata di circa 5.500 ettari, organizzata in sette principali zone vinicole, distribuite nelle zone climatiche più disparate, con terreni vari e quote che oscillando fra 200 e più di 1.000 metri s.l.m., e di cui quasi il 99% è soggetto al disciplinare DOC.
Tra le migliori cantine ricoprono un ruolo fondamentale le Kellereigenossenschaften ovvero le classiche “cantine sociali” che solo tra questi vigneti sono riuscite a smentire il pregiudizio che associa tale forma cooperativa ad un livello di qualità non eccellente.
Tra queste spicca la quasi centenaria cantina di Nals Margreid nata a Nalles nel 1932. All’inizio furono 32 le famiglie di viticoltori che si associarono per fondare la nuova cantina cooperativa. Ad oggi sono circa 160 gli ettari vitati che si estendono, appunto, tra Nalles, ai piedi della collina Sirmian tra Merano e Bolazano, e Magrè in Bassa Atesina, attraversando le aree vitate della Valle dell’Adige e dell’Oltradige.

Aree vitivinicole diverse l’una dall’altra nelle quali crescono i vitigni più rappresentativi del territorio e della storia della cantina stessa, ovvero Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon.
Ed è proprio da qui anche l’idea di creare una collezione privata di vini selezionatissimi, custoditi in piccole quantità a temperatura controllata nelle cantine riservate di proprietà di Nals Margreid.
Nals Margreid Private Rarities vuole quindi riunire tre vini, tre vitigni e altrettante annate, che assieme costituiscono delle “rarità”, curate e cullate dalle sapienti mani del kellermeister Harald Schraffl, dedicate agli appassionati più esigenti sempre più alla ricerca di eccellenze inconfondibili. La scelta di Schraffl è caduta sui tre vitigni più rappresentativi per Nals Margreid e per l’intero territorio: Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon. Preferenza particolare, invece, per quanto riguarda le annate, puntando sulla calda 2013, sulla fresca 2014 e sull’eccezionale 2016.

Si parte con il Pinot Bianco Sirmian 2013. I vigneti si estendono tra i 700 e gli 850 metri s.l.m. a formare una sorta di Monopole, il Sirmian. Negli anni assurto a riferimento per il Pinot Bianco, riconoscibile per le sue mature sensazioni di frutta gialla e dalle intense note floreali. Un vino vibrante che non fa malolattica per preservare la sua freschezza. Straordinaria la mineralità e l’eleganza senza fronzoli. Lo Chardonnay Riserva Baron Salvadori 2014 è un vino proveniente dall’omonima storica tenuta a Magrè, dove lo Chardonnay cresce fino ai 220 metri di altitudine ed il suolo si caratterizza per la sabbia e la ghiaia calcarea ad alto contenuto di humus. Tra le aree vitate più calde dell’Alto Adige, beneficia dei venti provenienti dal vicino Lago di Garda. Caratterizzato dalla complessità delle note fruttate e floreali, è un vino ricco, strutturato ma non opulento. La sua fine acidità ci regala grande equilibrio e un finale lungo e persistente. Infine il Sauvignon Mantele 2016. In un anno di grazia sia per la vendemmia sia per il clima, da questo vitigno, presente in Alto Adige dalla metà del 1800, nasce uno dei bianchi altoatesini emergenti. I vigneti hanno almeno 40 anni e si trovano sui terreni alluvionali nei dintorni della cantina, a Nalles, su di una collina compresa tra 300 e 350 metri di altitudine, dove l’escursione termica tra il giorno e la notte in autunno raggiunge anche 20°C. Ne deriva un vino dotato di un’acidità e di un patrimonio aromatico inconfondibile, dai profumi floreali e delicatamente, ma non marcatamente, vegetali, il tutto ravvivato da una freschezza agrumata e da un finale pepato. Un vino dalla forte personalità, il sorso è teso, vibrante la tensione gustativa che lo accompagna dall’ingresso in bocca deciso fino al finale lungo e sapido.
Un trittico di vini che per annata e per vitigno rappresentano al meglio Nals Margreid ed il suo stile fatto di eleganza, creatività, unicità e cura dei dettagli.

 

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Crediti fotografici: Cantina Nals Margreid