VOLKER HERMES E I SUOI RITRATTI S-VELATI.
Fino al 6 gennaio 2021, nella sala espositiva del Rivellino presso il Castello Visconteo di Pavia, si può visitare la mostra “Identità s-velate. Hidden Portraits”, di Volker Hermes, artista internazionale sul quale il mondo dell’arte sta recentemente ponendo particolare attenzione.
Il lavoro dell’artista tedesco è costituito dalla rielaborazione fotografica di opere pittoriche raffiguranti importanti ritratti eseguiti da celebri artisti della pittura internazionale, tra cui Jacometto Veneziano, Bronzino, Van Dyck, Rembrandt, Batoni, tra Rinascimento e diciannovesimo secolo.
Il progetto, iniziato dall’artista circa dieci anni fa, parte dal significato del ritratto e da ciò che nei secoli ha rappresentato per la società fino all’invenzione della fotografia. Volker analizza meticolosamente costumi e pose, dettagli e storia, per raggiungere l’obiettivo di rendere tali opere assolutamente attuali, partendo dal mascheramento fino ad arrivare al divario semantico tra velatura e copertura.
Si può senza dubbio affermare che l’opera di Volker Hermes stabilisce un ponte di congiunzione, una continuità tra arte antica e moderna, mettendo in risalto l’evoluzione della ritrattistica attraverso i secoli.
Da un ritratto fine a se stesso, puramente rappresentativo del personaggio, l’artista riesce infatti a travalicarne il significato, per entrare in una dimensione intimistica, spingendoci ad analizzare l’aspetto interiore e nascosto del personaggio velato andando oltre la pura rappresentazione.
“Vorrei mostrare che i ritratti erano un bene di lusso riservato esclusivamente a un’élite privilegiata. Ogni posa, ogni indumento, il formato e molti altri dettagli sono serviti a una dichiarazione. Queste dichiarazioni furono comprese in quel momento come una cosa ovvia. Oggi non capiamo più questi codici, siamo abituati a un’analisi troppo veloce e immediata delle persone e dei fatti” ha spiegato l’artista.
La particolarità di questa mostra consiste non solo nell’esporre ben 28 photocollage di Volker Hermes, ma nell’aver proposto all’artista di rielaborare alcuni dipinti di proprietà dei Musei Civici, taluni mai esposti al pubblico e conservati nei depositi. Sarà quindi l’occasione di poter osservare per la prima volta gli originali accanto alle loro rielaborazioni contemporanee. Novità assoluta, lo spettatore potrà ammirare ben quattro inediti che l’artista ha realizzato per Pavia, tra i quali un meraviglioso Ritratto del cardinale Lorenzo Raggio Pistone, di Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccio (1639-1709), che acquista in questa sede la sua meritata attenzione, oltre al Ritratto di gentildonna, forse Anna Bolena, attribuito a Frans Pourbus il Giovane, pittore di Anversa (1569-1622).
Volker Hermes nasce a Wegberg nel 1972, studia presso l’Accademia d’arte di Düsseldorf, e prosegue ottenendo vari riconoscimenti in Germania e all’estero, borse d’artista in Italia (Venezia), Israele, partecipando alla Biennale d’architettura di Venezia (2018), dedicandosi anche a immagini per lungometraggi o rappresentazioni teatrali. Il progetto Hidden Portrait nasce nel 2009/2010, inizialmente come una riflessione dell’artista che solo nel 2014/2015 assume rilevanza pubblica, trovando spazio anche nei siti dei musei che conservano i dipinti cui si ispira, come il Rijksmuseum di Amsterdam.
vivipavia.it
Cover: Carlo Francesco Nuvolone (Milano, 1609 – 1661), Ritratto di gentildonna,
Olio su tela, cm 59 x 46,5, Pavia, Musei Civici, Legato Malaspina 1838 (dettaglio)