ANDREOLA, VALDOBBIADENE SENZA COMPROMESSI
Andreola, una delle aziende più significative sul panorama del Valdobbiadene, da quarant’anni fa della viticoltura eroica il suo segno distintivo. Per Stefano Pola, l’attuale titolare, questo significa tanto lavoro manuale a causa della particolare pendenza delle colline, e in vendemmia, nei casi più estremi l’utilizzo di un sistema di carrucole, indispensabile al trasporto dell’uva. Queste peculiarità sono tra le più importanti caratteristiche di territorio unico al mondo – le colline del Conegliano -Valdobbiadene hanno avuto il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO – che portano alla profonda comprensione della terra e l’arte di saper coniugare tradizione e moderne tecnologie, sapienza enologica e innovazione, per creare vini veramente eroici, fatti letteralmente a mano.

Stefano Pola
Da qui nasce la consapevolezza che solo con un costante lavoro quotidiano e interamente manuale è possibile coltivare la vite tra le ripide colline del Valdobbiadene. Condizioni considerate un ostacolo per molti, si sono trasformate in un valore aggiunto per Andreola che ha intuito in questa forma di viticoltura un’opportunità per valorizzare i propri prodotti. Inoltre da due anni sotto il nome Andreola c’è sempre la dicitura “Eroico in Valdobbiadene”. Come se non bastasse, nel 2010 la cantina è diventata il primo produttore di Valdobbiadene Docg iscritto al CERVIM (Centro di Ricerche, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana) facendosi così primo sostenitore della promozione della viticoltura di montagna.
L’azienda vinicola Andreola nasce a Farra di Soligo nel 1984 per mano di Nazzareno Pola, padre di Stefano, con il nome di “Andreola Orsola”. L’idea era di per produrre vini con una propria etichetta a partire dai terreni della madre (a cui si deve il nome iniziale dell’azienda) sui quali lavorava e di cui fino a quel momento aveva venduto le uve solo a cantine esterne. Negli anni 2000 vengono realizzati importanti investimenti in nuovi macchinari e tecnologie, ma un’importante svolta arriva tra il 2009 e 2010, quando Stefano Pola prende in mano le redini dell’azienda. Da quel momento si verifica il totale rinnovamento dell’immagine e della bottiglia realizzata appositamente per Andreola – così che da quel momento e in poi si chiama l’azienda.

Mirko Balliana
La filosofia dell’azienda è molto semplice e lineare: la ricerca della massima qualità. Lo sostiene anche l’enologo Mirko Balliana, premiato ai Master Winemaker 100 Awards 2025 di The Drinks Business per il suo Dirupo Valdobbiadene Docg Brut 2023, eletto “Best Prosecco”, assegnato nel contesto di Wine Paris & Vinexpo Paris. “Dal mio ingresso in azienda nel 2011 – racconta l’enologo Balliana – ho assistito a diverse situazioni. Tuttavia, una costante è rimasta: non abbiamo mai accettato compromessi riguardo alla qualità del nostro prodotto finale. Stefano Pola ha fatto investimenti significativi e ha manifestato una forte fiducia nelle Rive del Valdobbiadene Docg in un periodo in cui molti stavano abbandonando queste zone per acquisire vaste proprietà nelle pianure della zona di produzione Doc”.
A conferma del suo impegno nella ricerca della massima qualità, Andreola ha deciso di focalizzare la sua produzione sul Valdobbiadene Docg, prodotto prevalentemente con uva Glera e piccole percentuali di vitigni autoctoni minori. I terreni costituiti da roccia, sabbia e molta argilla insieme alle diverse combinazioni di pendenza ed esposizione, fanno sì che ciascuna microzona presenti caratteristiche peculiari, grazie a cui vengono identificate le tipologie Rive e Cartizze, massima espressione qualitativa della Docg. “Rive” indica una specifica sottozona della denominazione (in totale ce ne sono 43) ed è usato proprio per esaltare le peculiarità che territorio e microclima confluiscono al vino prodotto in quel particolare frangente di territorio. Alle Rive si aggiunge poi la tipologia Cartizze, punta di diamante della Docg che indica una zona di soli 107 ettari di vigneto, compresa tra le colline più scoscese di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, nel comune di Valdobbiadene.

Stefano Pola, Mirko Balliana
Andreola vanta il maggior numero di Rive in catalogo nell’ambito del Valdobbiadene Docg. Le etichette della “Rive Line” di Andreola sono: “26° I°” Rive di Col San Martino, “Mas de Fer” Rive di Soligo, “Col del Forno” Rive di Refrontolo, “Vigna Ochera” Rive di Rolle, “XXXIII bio” Rive di San Pietro di Feletto, “Aldaina Al Mas” Rive Di Guia. Quest’anno le Rive diverranno otto con la novità che verrà presentata durante Vinitaly 2025. In occasione del quarantesimo anniversario, la cantina Andreola ha celebrato il territorio riunendo in un cofanetto ben sei Valdobbiadene Docg a menzione “Rive”, creando una vera e propria collezione che rappresenta l’anima del terroir. Gli spumanti Andreola si caratterizzano per la loro cremosità in bocca e per i loro aromi intensi e raffinati al naso, regalando ad ogni sorso intensi profumi fruttati ed eleganti, armonia ed equilibrio e mantenendo al contempo una ridotta propensione all’ossidazione.
DEGUSTAZIONE
DIRUPO
Valdobbiadene Docg Brut
Dirupo, l’Etichetta del Fondatore, è un tributo al padre di Stefano Pola. “Questo vino rappresenta la quintessenza della nostra ricerca di eccellenza, indipendentemente dalle variabili delle annate. Abbiamo voluto creare un prodotto che incarnasse ogni anno l’eccellenza del nostro territorio,” spiega l’enologo della cantina. “Il Dirupo, uno dei nostri vini più rappresentativi, è stato il punto di partenza per questa selezione esclusiva”. Il perlage è fine ed elegante, il colore è giallo chiaro con riflessi verdognoli. Al naso sprigiona note di agrumi, mela verde, pesca e fiori bianchi. Al palato è sapido e verticale, ma anche equilibrato e delicato.
ALDAINA AL MAS
Valdobbiadene Docg Rive di Guia Extra Brut
Nel calice si presenta di un bel dorato chiaro con i riflessi verdognoli, dal perlage cristallino, fine e persistente. Al naso regala piacevoli note di agrumi, fiori e mela verde, mentre all’assaggio è elegante, complesso e sapido.
26° I°
Valdobbiadene Docg Rive di Col San Martino Extra Brut
L’eleganza inizia nel bicchiere, con il perlage fine e persistente e il colore giallo chiaro brillante con i riflessi verdognoli. Conquista l’olfatto con le note di pesca, mela verde, glicine e fiori bianchi. Al palato è equilibrato e stuzzicante, ma anche sapido e deciso.
COL DEL FORNO
Valdobbiadene Docg Rive di Refrontolo Brut
Colore giallo chiaro con riflessi verdognoli, perlage persistente, spuma cremosa. Al naso sprigiona le note di fiori di biancospino e glicine, mela, pesca e agrumi gialli. Il sorso invece è intenso, ma anche vellutato ed elegante.
MAS DE FER
Valdobbiadene Docg Rive di Soligo Extra Dry
Si presenta nel calice con un perlage fine e lungo e un colore brillante tra giallo chiaro e verdognolo. All’olfatto è leggermente spezzato, con i sentori di frutta matura, fiori e agrumi. All’assaggio è complesso e verticale, ma sempre elegante e asciutto.
VIGNA OCHERA
Valdobbiadene Docg Rive di Rolle Millesimato Dry
Perlage fine ed elegante, colore dorato brillante, spuma soffice. Al naso regala un ricco bouquet di sentori floreali e fruttati, ma anche note di canditi, frutta esotica e spezie dolci. Al palato è elegante e diretto, lascia la sensazione di pulizia e piacevolezza.
MARNA DEL BACIO
Valdobbiadene Docg Rive di San Pietro di Barbozza Extra Brut
Marna del Bacio è l’ultimo nato tra i Rive Valdobbiadene Docg della cantina che esprime l’anima della viticoltura eroica ed è il risultato dell’equilibrio perfetto tra terroir, altitudine, esposizione e dedizione, di cui le uve provengono da una piccola lingua di terra che prende il nome dal toponimo “Bacio”. Marna del Bacio si distingue per il suo perlage cristallino, fine e persistente e la spuma cremosa. Si presenta colore giallo chiaro con riflessi verdognoli. Al naso sprigiona note delicate di fiori bianchi e mela verde, mentre al palato diventa deciso, complesso ed elegante, con una buona sapidità e la freschezza.