MASI, I GRANDI CRU DELL’AMARONE
Orizzontale e verticale contemporaneamente, non solo per andare alla scoperta dei grandi terroirs delle Valpolicella secondo la declinazione Masi ma anche per verificare gli effetti del cambiamento climatico sulle produzioni di alta gamma. Se almeno nel passato, il concetto di territorio, di cru, sembrava immutabile nel tempo, così non è più in virtù del cambiamento climatico che ha sparigliato le carte in tavola.
Masi è stata tra le prime aziende a identificare, in Valpolicella, dei veri e propri cru andando ad identificare vigneti specifici che riuscissero a esprimere la vera anima del territorio ovvero la capacità di un luogo, grazie al saper fare dell’uomo, di produrre un gusto tipico, apprezzato dal mercato che ne riconosce nel tempo una sua dignità e il suo valore. Quindi la vocazionalità di un territorio ovvero quella sua naturale predisposizione implica anche il concetto di “versante” che non può essere ridotto alla sola esposizione ma anche contempla anche le altitudini e la presenza di altri rilievi nelle vicinanze.
Quattro cru declinati in due annate ciascuna: la 2006 e la 2015 uno spaccato delle produzioni ma anche dell’andamento climatico negli ultimi due decenni. L’annata 2006 è stata, per l’areale veronese, un’ottima annata sia dal punto di vista vegetativo che da quello dell’appassimento. Le escursioni termiche giorno/notte nel periodo prima della vendemmia ha consentito l’accumulo di sostanze aromatiche. Giornate secche e notti fresche hanno caratterizzato la prima fase del processo di appassimento. La Corvina è stata attaccata da muffa nobile che ne ha incrementato il contenuto di glicerina. L’annata 2015 ha visto un’estate particolarmente calda con temperature sopra la media e senza precipitazioni. La fase finale della maturazione è stata in ogni caso eccellente con buona sanità delle uve e complessità degli aromi. Le quantità sono state del 10% inferiori alla media degli ultimi 10 anni e la vendemmia è iniziata una decina di giorni prima del normale.
DEGUSTAZIONE
COSTASERA
Amarone della Valpolicella Classico Docg
Le uve provengono da differenti vigneti tutti con esposizione sud-ovest. Appassimento su arelle di bambù e pigiatura normalmente nella prima metà di gennaio. Simili entrambe nel colore rosso granato intenso, la 2006 si dipana sulle note della frutta matura e sotto spirito con accenni di spezie nere e di tostature. All’assaggio emerge una buona verticalità con la freschezza che sostiene la lunga persistenza. Grande piacevolezza di beva con note finali che rimandano alle tostature. Il naso della 2015 si mostra più vivace, con note fruttate più fresche che ricordano la ciliegia, la marasca. Vibrante e pieno il tannino che insieme alla freschezza riporta al frutto che si dipana nella lunga persistenza. Un vino moderno che, senza abbandonare le radici della tradizione, si esprime nel frutto e nell’approcciabilità.
CAMPOLONGO DI TORBE
Amarone della Valpolicella Classico Docg
Dall’omonimo vigneto di Negrar posto a un’altitudine tra i 375 e i 400 metri. Appassimento su stuoie di bambù e cassette di legno. Pigiatura nel mese di gennaio. L’annata 2006 si mostra austera nel suo color granato e con note olfattive scure che ricordano anche all’inchiostro. Rotondità e morbidezza anche grazie alla presenza di muffa nobile sviluppatasi nelle fasi di appassimento. Ottima la persistenza che rimanda a una nota dolce con ritorni sapidi di frutta sotto spirito. Maggiore vivacità nel colore della 2015 che sfuma sulle note del rosso rubino. Anche il naso rimanda a frutta matura e a spezie anche dolci. Grande freschezza e soavità, sono accompagnate da un tannino elegante e pieno. Ottima godibilità di beva. Un Amarone morbido e vellutato con un accenno di mandarla amara che lo rende unico tra gli altri.
MAZZANO
Amarone della Valpolicella Classico Docg
Il vigneto, nell’omonima località, è posto tra i 350 e i 415 metri di altitudine e i filari, allineati da nord-est a sud-ovest seguono l’andamento dalla collina. Appassimento su arelle di bambù fino alla pressatura che normalmente avviene verso fine gennaio. Entrambe le annate mostrano il loro lato austero giocato sulle note scure che nell’annata 2006 assumono toni eterei mentre nella versione più giovane, quelli delle tostature e del fumé. Anche il colore riflette maggiore dinamicità nell’annata 2015 che si svolge nella lunga persistenza con note di tabacco che nella 2006 si trasformano in un tannino deciso che lavora in sinergia con la freschezza. Un vino dalla grande profondità e struttura, nobile e austero e dall’ottimo equilibrio tra tannini e morbidezze.
MEZZANELLA
Recioto della Valpolicella Docg Classico Amandorlato
Le uve provengono da Negrar, dal vigneto terrazzato Vaio Mezzanella posto a un’altitudine tra i 365 e i 380 metri sul livello del mare. Un vino che, nell’annata 2006, profuma di uvetta e frutta candita per un sorso morbido, dolce ma non stucchevole, verticale e dalla buona acidità; lungamente persistente con un finale di tostature e di mandorla. Più avvolgente e giocata sul frutto nero, fresco e croccante, anche la versione dell’annata 2015 ha una lunghissima persistenza e piacevolezza di beva. L’aggettivo “Amandorlato” deriva proprio dalla rara caratteristica di questo vino che nel finale di bocca ricorda la mandorla.