MONTE DALL’ORA, PUREZZA IN VALPOLICELLA
“Nulla è più raro della genuina bontà” scriveva François de La Rochefoucauld nel ‘600. Qui a Monte dall’Ora questa massima trova piena applicazione: lo si nota dal savoir-faire di questa realtà, fatta di artigianalità e di un’attenzione al dettaglio nelle piccole cose che alimentano la passione di chi ama il buono ed il genuino.
Siamo sul Colle di Castelrotto, nella Valpolicella Classica, dove la viticoltura affonda le sue radici al V secolo, con la vista che si perde volgendo lo sguardo al bellissimo anfiteatro che lo costituisce, e che ospita i 12,5 ettari che Carlo Venturini e la moglie Alessandra coltivano, impiantati con i vitigni tradizionali: Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara, Dindarella e Oseleta.
Entrambi figli della campagna, lavorano con una viticoltura attenta, incentrata sulla biodiversità e il rispetto per il proprio territorio, dove l’agricoltura biodinamica è il mezzo di ricerca di una bellezza che fa perno sulla naturalità, e sulla salvaguardia di un sapere e conoscenze antiche, consci che soltanto attraverso il rispetto della tradizione possa esserci un luminoso futuro.
La filosofia è quella della valorizzazione del Cru, in un elogio agreste al terroir che trova la sua esaltazione nelle varie etichette prodotte, immagine dei vigneti di Camporenzo, Monte dall’Ora e Sausto.
Ciò è raggiunto tramite un’attenta selezione in vigneto, dove si rifugge ogni utilizzo di chimica: le fermentazioni sono spontanee utilizzando lieviti indigeni e l’affinamento avviene in acciaio per i Valpolicella e in tini di legno per l’Amarone, preludio a quello che il tempo e la pazienza porteranno poi in bottiglia.
Due espressioni diverse, ma unite da un filo conduttore comune vanno a raccontarci al meglio la filosofia di Monte dall’Ora, esplicabile anche con una chiosa di Carlo Venturini: “l’equilibrio tra terra-vigna-uomo-vino diventa concreto in un giardino pieno di vita, colori e profumi”.
Degustazione
Valpolicella Superiore Camporenzo 2015
90/100
Un vino che riesce nel difficile compito di unire una bella complessità alla beva. All’aroma troviamo un frutto croccante in primo piano, visciola, fragola e lampone in primis, coadiuvato da una florealità gioviale. Il palato è fresco, dotato di una bella tensione, dove ritorna la nostra frutta turgida, la parte tannica è legata ad una astringenza quasi da tè nero, arriva poi una leggera speziatura di fondo, preludio ad una chiusura balsamica.
Amarone Classico della Valpolicella Stropa 2010
93/100
Veste un rosso rubino di bella intensità. Aromi che spaziano da una ciliegia matura, confettura di arancia, passando per chicchi di caffè, chiodi di garofano, pepe nero e uva passa. Il palato è dotato di grande complessità, parte glicerica dell’alcol ben gestita, un attacco di bocca ematico, marmellata di fragole e cioccolato fondente in primis, tannini maturi e integrati, con un’acidità che comunque slancia il sorso, accompagnandolo passo dopo passo in un finale lungo, dove le note di garofano si intercalano a quelle di lavanda, coriandolo e mirto.
montedallora.com